Premi Narrativa
- 1° classificato: Calafiore Ilenia Maria (Palermo) con “Trentadue”. Descrizione di un’attesa, scritta in una prosa asciutta ed essenziale, dove quello che non si dice parla più del detto. La realtà qui viene azzerata, si vive di fantasia, di scelta che non cambia in base al variare della vita. Un amore che segue il cuore e non il tempo e dove il tempo sembra essere un nemico che infligge costosissime pene. Un amore al di là e a dispetto del tempo. Spaccato di un’umanità lacerata, ferita dal quotidiano, innocente nella colpa, che conserva la purezza e la verginità del sentimento, a costo di un’attesa senza evasioni né fughe.
- 2° classificato: Ragno Luciano (Roma) con “Mi hai regalato, amore mio, una gran gioia” Una storia di oggi, familiare alle coste italiane degli ultimi anni, una storia di giovani, intrisa di leggerezza impegnata, carica di valori ancorati a sogni disperatamente forti e tremendamente fragili. La storia di un ragazzo che parte e non molla le speranze di tornare nella sua terra d’Africa dove ha lasciato il suo giovane amore. Ricca di spunti nuovi, raccontata con freschezza e dove i sogni camminano; carica di emozioni ed entusiasmo, dove i protagonisti sono i giovani, la loro forza e l’universalità del senso di appartenenza oltre confini e ostacoli.
3° classificato: Manca Luigi (Porto Torres – Sassari) con “Origami”. Metafora di un addio, la storia abbraccia, con dolcezza, tematiche forti come l’elaborazione del lutto, la nostalgia dei ricordi, il tormento dei “perché”. Si racconta la morte con grande naturalezza affrontandola come un viaggio qualsiasi. Piace la descrizione affettuosa e delicata di una malata che aspetta la sua fine. Originale nella presentazione e in alcuni spunti, si legge con interesse attirando l’attenzione e sdrammatizzando.
Menzioni D’onore – Sezione Narrativa
- Caporali Nazareno (Milano) con “Il cannivello”. Il valore vero dell’amore come una favola, attraverso la storia di un uccello che vive sull’isola del Giglio, salvato e a sua volta salvatore. Piacevole nella narrazione e significativo nel contenuto. Il modello adottato per la narrazione è quello dell’ammaestramento.
- Vido Maria Pia (Roma) con “Un attimo”
Storia che racconta un amore nel periodo di guerra. Colpisce il tipo di narrazione, la rievocazione di momenti di vita passata riportando una storia d’amore vera. Interessanti spunti per i giovani di oggi che possono confrontarsi con la vita di ieri e scoprire che i sentimenti non cambiano.
- Esposito Salvatore (Meta – Napoli) con “Ero solo tuo padre”. Una lettera straziante e profonda, che affronta senza veli il tema di un aborto spontaneo, inaspettato e doloroso, dalla prospettiva inusuale del padre. Un flusso di coscienza tutto d’un fiato, fluido nella narrazione e dalla fragilità virile, che ripercorre il baratro dalla gioia allo sgomento per un figlio mai nato, una carezza mai data, un futuro mai avverato. Un brivido dalla prima all’ultima immagine.
- Gargiulo Franco (Piano di Sorrento – Napoli) con “La leggenda del Vervece”. Per aver trasmesso attraverso il racconto del mistico amore una leggenda del territorio tanto cara ai suoi abitanti.
Premi Poesia
- 1° Classificato: Industria Nunzio (Napoli) con “Fantasmi e sospiri”Lirica di grande respiro con linguaggio poetico appropriato, stilisticamente valida e che si presta a più di un’interpretazione. Un messaggio volutamente poliedrico dietro l’incedere lineare e musicale dei versi e il lavoro di ricerca delle parole.
2° classificato: Manago’ Marco (Roma) con “Le nostre mani”
La forza di un amore non ha fine e questo in particolare conosce strade, speranze e sogni non comuni. Un’apertura verso quello che sembra impossibile e in amore niente lo è. Una percezione della realtà amplificata dalle mancanze, valorizzata dall’assenza di sovrastrutture sociali e nutrita da una diversità nobile d’intenzione.
- 3° classificato: Montesi Vanessa (Pergola – Pesaro e Urbino) con “L’onestà del cactus”. Percorre le strade dell’amore in tutti i suoi meandri, tracciando un excursus dalle aspettative rosee allo schianto con la realtà, dai turbamenti dell’innamoramento agli inverni del cuore, giungendo a conclusioni di spine, difese e attese. Un approccio originale ad un sentimento comune.
Menzioni Speciali – Sezione Poesia
- Scibilia Lucio (Sant’Agnello – Napoli) con “L’Anti-Sorrento”. Un modo irriverente e ironico di rappresentare l’amore, proposto con un sistema di rime convincente e accattivante. Al pari dei menestrelli, l’autore scherza sull’ostinazione di associare la bellezza dei luoghi ad un primato sentimentale, riportando invece l’amore alla sua capacità di nascere ovunque e in qualsiasi circostanza, geografica e fisica.
- Pilotti Fabrizio (Monterotondo – Roma) con “Il sogno spezzato”. Tutta la forza di un’assenza imposta in versi appassionati e sanguinanti. “La pazzia non è soltanto una malattia, è il sentimento strozzato dalla nostalgia di un amore mai nato” si legge mentre si scava il dolore di parole mai dette, di esperienze mai vissute, di notti ferme all’orizzonte e di sogni tranciati di netto.
- Del Gaudio Enrico (Castellammare di Stabia – Napoli) con “Rinascita”. Un tributo alle donne che lottano contro cancro al seno, dai versi taglienti e intensi, colmi di verità e coraggio. La ricerca di nuovi sentieri di speranza mentre il corpo cambia, si piega, si trasforma e il pensiero corre più veloce delle possibilità. Un dolore condiviso e combattuto.
- Mattiello Cluadio (Napoli) con “Silenzi”
Semplice e immediata, la lirica è un dono tra amanti tra cui il silenzio è, e diventa, interpretazione, ponte, sacrificio e scoperta. Nel giusto equilibro tra immagini bucoliche scevre dalla tradizione antica e un’attualità di gesto emotivo, i versi nascondono il segreto della comunicazione del cuore.
- Del Gaudio Enrico (Castellammare di Stabia – Napoli) con “Continuerò a parlar d’amore”
Un vero e proprio testamento, una preghiera terrena rivolta al cuore di chi resta. Malinconica e struggente, tenera e lucida, si srotola nell’andamento coinvolgente come una carezza di addio dopo un destino avverso e una promessa di eternità come piglio di riscatto all’irreversibilità della morte.
- Gianni Terminiello (Massa Lubrense – Napoli) con “Qualora dopo…ti trovassi”. Slla minuziosa ricerca delle parole, alla delicatezza delle sue poesie e al valore immenso di cui la penisola gode grazie alla sua arte.
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